"Il libro in laboratorio" con Lacoppola e Gianfrate
Tornano gli interessanti incontri con gli autori organizzati per il nuovo anno accademico dell’UTEN, in collaborazione con l’I.I.S. Da Vinci – Agherbino. Gli incontri, dal titolo “Il Libro in laboratorio”, hanno avuto luogo durante le serate del 12 e 13 Febbraio presso l’Auditorium dell’Agherbino, luogo già conosciuto dagli allievi dell’UTEN in quanto sede di alcuni dei corsi. Protagonisti dei due incontri rispettivamente Giovanni Lacoppola ed il suo “Scusate il Ritardo” per la prima serata, e Mario Gianfrate con “Per forza o per amore” per la seconda. Ad introdurre i due appuntamenti Cesareo Putignano (Presidente UTEN).
A dialogare con Giovanni Lacoppola l'insegnante Dora Intini che ha permesso ai presenti di conoscere tutto ciò che è alla base non solo del libro presentato, ma anche degli stessi pensieri dell’autore. Il libro di Lacoppola rappresenta un vero e proprio regalo ai giovani, uno scritto che consegna ai suoi nipoti. Molteplici sono i temi trattati nella pubblicazione, primo fra tutti la politica. Attraverso citazioni di Albert Camus ed un’attenta analisi delle figure di Craxi e Berlusconi, l’autore parla di quanto sia importante il ritorno in patria dei giovani che hanno dovuto abbandonare il nostro paese, dell’importanza degli stessi giovani di dover prendere in mano le redini di una politica ormai vecchia, che pensa solo al singolo. Tra i temi trattati durante la serata anche il bullismo, la presenza sempre più invadente della tecnologia ma, soprattutto, la scuola ed i suoi problemi, specialmente per quanto riguarda i diversamente abili, un argomento molto caro all’autore.
A coordinare il secondo incontro, assieme a Dora Intini, il giornalista Michele Pettinato. Gianfrate ha così fatto conoscere al pubblico quello che egli stesso definisce un “romanzo storico” anziché un libro di storia vero e proprio. Il suo “Per forza o per amore”, infatti, tratta cinque storie reali di brigantaggio romanzate. Protagoniste indiscusse le brigantesse, perché “sono le donne ad essersi rese promotrici delle rivoluzioni”, le donne che, mosse dalla fame e dall’estrema necessità di nutrire i propri figli hanno preso in mano la situazione. Molte quindi le figure femminili presenti nel libro, perlopiù storie completamente ignote, tra le quali l’appassionante vita della brigantessa Boccardi. È un gran lavoro, quello dell’autore, perché un frutto di una complessa ricerca all’interno degli atti processuali negli archivi storici di Lecce e Taranto. A fine incontro un breve dibattito con il pubblico che, anche tramite la lettura di alcune lettere, si è reso protagonista della serata.